CURARE O UCCIDERE:
Il legame tra le arti marziali e le arti curative

Di Gary Lescak e K.V.Lescak.

Cinquecento anni fa in Giappone gli anziani che avevano praticato le arti marziali per tutta la loro vita(e per definizione erano sopravissuti) erano riveriti e rispettati da tutti, soprattutto dai propri studenti, per due ragioni distinte. Un fatto non noto a tutti è che i veri esperti delle arti marziali davano importanza non solo alle tecniche di combattimento, ma anche alle arti curative e rianimative. Queste arti, conosciute come "KATSU O KAPPO", conferivano al professionista l’abilità di far ricominciare a battere il cuore che si fosse fermato o di far riprendere il respiro, cosi’ come l’abilità di curare altre lesioni ( il sangue dal naso o il colpo ai testicoli). Non occorre un genio per vedere che queste tecniche erano una naturale conseguenza della pratica delle arti marziali dove il bisogno di capovolgere le tecniche era un luogo comune. Queste abilità, unite al riposizionamento delle ossa e ad altre arti curative, fecero guadagnare tantissimo rispetto ai professionisti delle arti marziali. Ricordiamo che stiamo parlando di circa cinquecento anni fa; adesso immaginiamo lo stupore che potrebbe invadere una folla nel vedere un uomo che, colto da malore o vittima di una caduta, smette di respirare o il cui cuore si ferma, ad un tratto compare un vecchio piccolo individuo che avanza tra la folla, afferra la vittima la quale torna in vita. IL LEGAME: Il legame tra le arti marziali e le arti curative non prettamente una relazione basata sulla praticità, esse hanno fondamentali punti in comune, volendo potremmo dire che sono degli spiriti affini. Tutto ciò può sembrare sorprendente e inverosimile, ma la loro coesistenza e il loro sviluppo complementare apparirà naturale dopo aver esaminato alcune caratteristiche. Per confrontare le similitudini occorre partire dal concetto del paradigma mente-corpo-spirito dal momento che entrambe enfatizzano l’interconnessione di queste tre dimensioni e guidano il professionista in tutte e tre le aree. Ricorda comunque che noi non possiamo esprimere perfettamente la natura empirica di queste due arti attraverso nessun costrutto concettuale o intellettuale; devono essere semplicemente espressi attraverso la definizione di arte. I nostri sono argomenti enigmatici e incerti che hanno avuto origine in culture diverse, in periodi storici diversi, argomenti che confluiscono nelle tre dimensioni cui accennavamo prima. SIMILITUDINI FISICHE: Nelle arti marziali e nelle arti curative per tutte le tecniche avanzate è fondamentale avere una precisa conoscenza dell’anatomia umana, occorre essere abili nell’identificare e nel disegnare un minuscolo puntino sul corpo della grandezza di un Dime (una piccolissima monetina) o più piccolo.sotto certi aspetti la preparazione alle arti curative è uguale a quella delle arti marziali. Nel SEFUKUIJITSU giapponese (un termine straniero che include il massaggio del tessuto profondo, massaggi specifici per specifici disturbi, riposizionamento delle ossa e tecniche rianimative) esistono tecniche rianimative per tutto il corpo (chiamate KATSU O KAPPO) per stimolare e far ricominciare a battere il cuore di qualcuno o farlo ricominciare a respirare. Esse fanno riferimento alle tecniche KAPPO-SAPPO (curare o uccidere). La ragione di tutto ciò è che molti dei punti stimolati con le arti curative per riattivare il cuore o il respiro sono gli stessi stimolati con le arti marziali per fermare il cuore o il respiro (ovviamente con diverso interesse, scopo e metodi di stimolazione). Lo stesso vale per le arti cinesi. Infatti molti dei punti stimolati nella pratica dell’agopuntura per bilanciare le energie del corpo, sono gli stessi che gli artisti marziali stimolano per danneggiare o distruggere quella stessa energia. Un altro elemento in comune è il "tocco" attraverso il quale i professionisti esperti di entrambe le arti localizzano i punti. Ci sono metodi specifici di misurazione che vengono insegnati agli studenti principianti, dopo un certo periodo di pratica si è in grado di toccare senza margine di errore e senza esitazione il punto preciso e addirittura senza guardare direttamente il punto. Il reale condizionamento fisico per ogni esperienza è estremamente complementare e la pratica di ogni arte intensifica l’abilità del professionista. Nello specifico, negli interventi avanzati delle arti marziali si da grande importanza allo sviluppo del tessuto connettivo (tendini e legamenti). I cinesi dicono"il tuo potere viene dal tendine". Nel colpire i punti avanzati usa i polpastrelli o un singolo dito, tutto ciò provoca un notevole potenziamento della mano, del polso e dell’avambraccio. Lo stesso tipo di potenziamento è necessario per il massaggio del tessuto profondo e dell’agopuntura. Ci sono molti altri esempi di connessione fisica : l’abilità di analizzare il costrutto fisico di una persona, la postura e l’andatura, il potenziamento della forza della mano per stringere, impastare, strappare, afferrare; tecniche che ti permettono di usare il peso del tuo corpo per ottenere vantaggi, e molti altri. Questi sono esempi fisici di base e concreti, ma gli argomenti più affascinanti li ritroviamo nel regno della mente e dello spirito. I LEGAMI MENTE-SPIRITO: La mente è il ponte fra spirito e corpo. Lo spirito deve incontrare il corpo sul ponte chiamato mente, in modo che i professionisti di entrambe le arti possano estendere le proprie abilità inusuali in aree molto esoteriche. Riferendoci alle similitudini fin qui trattate, le due categorie fondamentali esaminano la percezione/ sensibilità, l’energia e la proiezione dell’energia. L’allenamento con le arti marziali ti rende sensibile alle tue energie negative. Nelle sue forme più avanzate sarai in grado di percepire l’apertura (SUKI in giapponese) o trovare il varco, come dicono i giapponesi; questa percezione intuitiva ti permette di neutralizzare le tue forze negative, spesso con il suo movimento iniziale, a volte prima che si metta in moto. Non si tratta di apertura fisica e non si basa su argomenti fisici, si tratta di apertura mentale (focalizzazione/concentrazione) o apertura spirituale (energia/attaccamento). Nelle arti curative questo tipo di percezione è fondamentale per le tecniche diagnostiche avanzate (per es. contare le pulsazioni nella medicina tradizionale cinese). Quando parliamo della teoria TMC, trattandosi dell’intera persona occorre capire le carenze di energia. La radice dei problemi fisici dev’essere ricercata ne regno mentale e spirituale. Il professionista esperto ha l’abilità di riconoscere il problema specifica perché ha sviluppato la percezione intuitiva necessaria a mettersi in contatto con la mente e lo spirito della persona. Una volta che la percezione/sensibilità all’energia è messa in atto in entrambe le arti, si passa alla manipolazione energica del soggetto attraverso la proiezione di energia del professionista. Tutto ciò necessita di una connessione mente-corpo-spirito del professionista e soprattutto richiede molti anni di pratica. Nelle arti marziali tutto ciò si rifà alle tecniche come KIAI(letteralmente spirito urlante) e TORA NIRAMI (sguardo di tigre) nelle arti marziali giapponesi, mentre nelle arti marziali cinesi si rifanno alle tecniche come DIM MAK (colpire il punto) e DO MING DIEN MO ( tocco ostacolatore di morte). Senza entrare nel dettaglio, queste arti riguardano la proiezione di energia e la distruzione delle tue energie negative, a volte senza neppure toccare l’individuo. Nelle arti curative la manipolazione e la proiezione di energia è ciò che cura il paziente. Può prendere la forma di scambio di energia nelle tecniche di massaggio, nelle tecniche rianimative (già citate in precedenza), agopuntura( manipolare l’energia del corpo per renderla capace do guarire sé stessa), a volte può essere fatta senza toccare fisicamente la persona, come nel REIKKI, un tipo di massaggio energetico. CONCLUSIONI: Il nostro scopo è stato quello di fornire delle informazioni generali circa alcuni concetti e similitudini. L’argomento è molto vasto e c’è tantissimo ancora da dire. Le ragioni per cui raramente si sente parlare di questo tema sono: 1-la sua complessità; 2-poche persone conoscono bene entrambe le arti per poter parlare dei loro legami; 3-coloro che le conoscono sono "SENIOR", cioè dei professionisti di massimo livello delle arti marziali, generalmente poco comunicativi. La differenza fra professionisti delle arti marziali( martial artist) e Senior martial artist (professionista di massimo livello) sta nel fatto che il primo ha acquisito la conoscenza delle arti curative senza conoscere le sue applicazioni marziali, il secondo invece ha una completa conoscenza di entrambe le arti. Dopo tutto ciò che è stato detto, qual è il valore di queste arti oggi? Nel presente tecnologicamente avanzato, la medicina occidentale può fare innumerevoli ricerche scientifiche usando milioni di dollari, può anche occuparsi della chirurgia, ma la tua schiena continua a farti male, allora ricorda sempre che dei professionisti esperti possono farti guarire con mezzi primitivi. Nell’ambiente militare tecnologicamente avanzato i soldati migliori sono quelli che hanno sviluppato delle qualità caratteriali o della personalità derivanti dalle arti marziali. In altre parole, non esiste nessuno strumento o tecnologia che possa sostituire lo scambio tra individui. Come noi diciamo sempre a tutti:sentire è credere.

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