LA FORMA E’ L’ARTE MA L’ARTE NON E’ LA FORMA

La forma è tecnica/trucco, l’arte è applicazione/essenza.

La forma è tangibile, l’arte è intagibile.

La forma è insostanziale, concettuale, l’arte è sostanziale/sperimentale.

La forma è ricerca scolastica/accademia, l’arte è il fare/l’azione.

La forma è struttura, l’arte è energia.

La forma è oggettiva, l’arte è soggettiva.

La forma è pragmatica, l’arte è intuitiva.

La forma è statica, l’arte è dinamica.

La forma è compilazione, l’arte è crescita.

La forma è uno strumento per imparare, l’arte è risvegliarsi.

La forma è fare distinzioni, l’arte è senza distinzioni.

La forma è fatta dall’uomo, l’arte è naturale.

La forma è il totale delle sue parti, l’arte è sinergia.

La forma può essere insegnata, l’arte è suggerita.

La forma è corporale, l’arte è spirituale.

La forma è necessaria per raggiungere l’arte, l’arte non ha bisogno di nulla.

La forma è attaccamento, l’arte è non attaccamento.

La forma è l’intento, l’arte è il vuoto.

Chiunque può insegnare la ginnastica e le basi fisiche della forma, coloro che lo fanno sono chiamati istruttori. Comunque negli insegnamenti più avanzati, la forma è un tentativo (un paradigma d’insegnamento) di trasmettere un significato e, per definizione, stai dando una interpretazione del significato delle arti marziali; ciò richiede un insegnamento.

Quando un maestro artista si interessa e fa propri elementi quali la sicurezza, la fede e il credo (che sono componenti essenziali delle arti marziali) lui sta provando a rappresentare l’esperienza/essenza delle arti marziali.

Questo tentativo, però, sarà sempre insufficiente,per nessuna struttura concettuale può veramente rappresentare un’esperienza o una conoscenza sperimentale, ma un professore può guidarti nella giusta direzione.

Il processo d’insegnamento inoltre deve incoraggiare lo studente verso la creatività e le spontaneità, perché, come diceva sempre uno dei miei professori " devi fare dell’arte tè stesso, ecco perché si chiamano arti marziali,non scienze marziali o xeroxing marziali". Questo sentimento non è diverso dal pensiero dell’artista Nicholaides che diceva "il lavoro del professore è insegnare agli studenti ad impare. Devono acquisire metodi reali per scoprire i fatti da soli in modo da non limitarsi per il resto della loro vita a ciò che gli viene detto dai professori".Cosa significa tutto ciò in termini pratici? Non mimare il tuo professore così non diventerai la sua esatta copia. Inoltre non vedere le diverse tecniche/trucchi come fini a sé stessi, altrimenti cadrai a livelli sempre più bassi, sia filosoficamente che praticamente, e ciò lascerà la tua vita fuori dalla profondità dinamica e dall’ampiezza necessaria per questo tipo di applicazione. Alcuni esempi di attitudini che focalizzano la forma e non contengono nessuna sostanza possono essere ritrovati in note quali:

1 la via giusta è solo una, (ciò può essere reso come: questa è la reale descrizione di una certa tecnica come il fondatore l’ha insegnata; oppure: questa è l’esatta spiegazione di ciò che il maestro intendeva spiegare; o ancora: non c’è un unico erede dell’unica vera via ecc.;

2 l’intera arte è contenuta in un cerchio;

3 le arti marziali non riguardano la lotta.

Tutto quel che queste cose hanno in comune è confondere la forma con la sostanza. Le arti marziali non hanno lo scopo di collezionare il maggior numero di tecniche/trucchi. Ciò che ti consente di distinguere un maestro da uno studente senza cintura non è la conoscenza del maggior numero di trucchi o tecniche.

Allora qual è la differenza fra loro ?

Ad ognuno possono essere insegnati i movimenti ginnici delle tecniche. Ci sono molte persone che praticano le arti marziali le quali possiedono una buonissima tecnica e lo noti osservando le dinamiche della forma, del corpo e del movimento. Però quando arrivano all’applicazione, semplicemente non ve l’hanno!

In altre parole, un attacco pre-studiato o in una sequenza sono bravissimi, ma nel combattimento stile libero o nell’applicazione sono scarsi. Uno dei miei prof distingueva le due cose con il termine "spirito combattivo. Questo è solo uno dei modi usati per sottolineare la differenza fra chi possiede l’arte e chi possiede solo la forma. La sostanza si trova nell’esperienza, l’esperienza deriva dall’azione, non dai concetti astratti. Solo facendo o agendo (con il corpo) e usando la mente come ponte lo spirito si apre alle arti marziali.

Questo tipo di esperienza e questo tipo di abilità richiedono tanto tempo e tanti sforzi, ciò è essenzialmente il significato delle parole cinesi Kung fu. Quindi quando parliamo di spendere tanto tempo e sforzi stiamo parlando di:

1 essere artista vuol dire fare, vivere l’esperienza, al contrario dei critici d’arte o degli storici d’arte che hanno una conoscenza concettuale della forma. La differenza tra l’apprendimento dato dall’esperienza e la comprensione concettuale si può vedere nei metodi d’insegnamento usati dagli artisti e confrontati con quelli dei maestri della forma: un maestro pittore di 60 anni o un artista delle arti marziali mostra/dimostra la tecnica; invece nelle discipline basate sui concetti l’istruttore ti dice i fatti che tu poi dovrai memorizzare.

Questa distinzione è utile anche per notare la differenza tra le arti marziali asiatiche e la tradizione degli sport occidentali. L’allenatore di calcio di 60 anni dice cosa fare ma non entra in campo con il giocatore di 20 anni, mentre il maestro di arti marziali di 60 anni dimostra l’arte al ragazzo di 20 anni il quale capirà che per eseguirla come il maestro gli occorreranno 20 anni di esperienza. Inoltre non c’è paragone tra il rendimento di un allenatore di box occidentale di 60 anni con 50 anni di esperienza e quella di un pugile di 30 anni con 20 anni di esperienza. Nelle arti marziali asiatiche succede il contrario.

2 Un’altra qualità che caratterizza il maestro d’arte è l’auto disciplina, che può essere definita come controllo della volontà. La forma è uno strumento che ci aiuta nell’auto disciplina, ma questa non può essere insegnata, può solo essere suggerita o coltivata. Praticamente, riguardo alla disciplina, nessun maestro dell’arte è mai stato costretto a studiare la tecnica/forma, l’ha fatto spontaneamente e gli è piaciuto.

Questa è la fonte da cui l’arte è nata, dove l’arte è sinonimo di espressione; prima di esprimere tè stesso devi imparare a conoscerti.Queste sono le arti marziali. La forma insieme al maestro esperto sono le guide che ti porteranno ad essere un vero artista.

Tutto ciò però è ancora intimamente legato all’applicazione.L’auto conoscenza è relazionata ai tratti caratteriali, come l’autocontrollo, l’auto stima che sono fondamentali per ogni pratica delle arti marziali. Conoscere sé stessi aiuta a capire meglio gli altri, indispensabile nelle arti marziali.

Questi argomenti e la relazione forma/arte stanno alla base dell’antico detto cinese "Nei primi 10 anni di studio inizi a imparare ad essere maestro di tè stesso, i 10 successivi inizi ad imparare ad essere un maestro per gli altri". In giapponese si dice "dopo 1000 giorni di pratica siamo ancora principianti, dopo 10000 giorni possiamo iniziare a imparare il significato di arti marziali".

Da un punto di vista filosofico molto di ciò che fin qui è stato detto può essere applicato a qualsiasi forma d’arte, ecco perché i samurai giapponesi studiavano la cerimonia del tè o la composizione dei fiori come arti complementari ai loro sforzi marziali. Questo è un altro detto "la forma è l’arte, ma l’arte non è la forma". Da qui molti arrivano alla conclusione che "tutte le forme d’arte sono le stesse" intendendo che le qualità degli artisti delle arti marziali, filosoficamente parlando, sono le stesse, non considerando l’arte. Ciò può essere vero solo da un punto di vista filosofico.

Ma noi non viviamo in un libro di filosofia. Se vediamo lo scopo di una filosofia come una spiegazione organizzata e consistente che aggiunge significato alla nostra vita, allora dobbiamo testare quella filosofia nel mondo reale, nel mondo pratico. Ciò vuol dire che una cosa è curare i più avanzati aspetti dell’arte come mushin no shin (mente non mente) o mente come luna, mente come acqua, mentre stiamo seduti tranquilli davanti ad una confezione di fiori o mentre versiamo il tè, ma sarebbe tutto diverso se ciò accadesse mentre qualcuno sta cercando di farti a pezzi con un grosso coltellaccio.

Sebbene tutte le forme d’arte condividano l’essenza dell’arte, solo le arti marziali richiedono l’azione "mentre stai ritto di fronte all’inferno sotto la spada sguainata".

Questa distinzione rende le arti marziali un’arte dinamica, in evoluzione, con maggior vitalità oggi che in passato.